Cinema – A Monterotondo “Sacro Gra” per il terzo appuntamento con il Festival delle Cerase

I film sono come le ciliegie: uno tira l’altro con una sequenza di ben 25 proiezioni sino a maggio 2014. Alla vigilia del suo ventinovesimo anno di attività il festival delle Cerase non cambia di un millimetro la linea tracciata in origine che si distingue per la varietà dell’intera offerta. Anche per questa stagione l’attenzione è focalizzata dunque solo sul cinema italiano di quegli autori conosciuti e non, che spaziano tutti i campi. Da ottobre il punto sulle nuove linee di tendenza del cinema italiano con i film “veneziani” sia in concorso che delle sezioni collaterali cosicché con “Venezia a Monterotondo” è stato presentato il docu-film di Scola “Che strano chiamarsi Federico” omaggio a Fellini e “Via Castellana Bandiera” che ha venezia ha visto trionfare Elena Cotta come Miglior Attrice ad Elena Cotta, adesso è il momento del Leone d’oro attribuito a SACRO GRA di Gianfranco Rosi. L’appuntamento è per il 4 novembre alle 20 al Cinema Mancini di Monterotondo. “Un luogo ai confini della realtà – ha scritto il critico cinematografico, Franco Montini, direttore artistico del Festival delle Cerase –  fuori dal tempo e dallo spazio, dove si incrociano e si confondono passato e presente, miseria e nobiltà, magia e squallore. In “Sacro Gra”, il Grande raccordo anulare di Roma, non è solo la più estesa autostrada urbana d’Italia -70 chilometri d’asfalto che circondano la capitale- ma un modo a parte. Apparentemente può sembrare una terra di nessuno, priva di identità, ed invece circumnavigandola per tre anni, Gianfranco Rosi ha scoperto che il Gra, progettato dall’ingegnere dell’Anas Eugenio Gra -un nome, un destino- possiede un proprio preciso carattere, benché composto da mille, diverse sfaccettature, che merita di essere scoperto e portato alla luce. “Sacro Gra”, vincitore del Leone d’oro alla Mostra di Venezia, è un viaggio a tappe in una Roma sconosciuta”.