Una corsa ad ostacoli per raggiungere la stazione ferroviaria nei giorni in cui il freddo di “Burian” e l’emergenza neve ha reso particolarmente difficoltosi gli spostamenti, soprattutto tra la provincia e la Capitale. A raccontare l’odiasse vissuta dai pendolari in una lettera inviata alla nostra redazione è Damiano Cupelloni: “Vorrei raccontare la mia testimonianza – spiega –  da Socio Fondatore e primo Presidente del Comitato Pendolari della Orte-Fiumicino. Abitando al centro di Monterotondo e dovendo raggiungere Roma, lunedì alle 5 ho aspettato invano le corse Cotral, sia della direttrice Via Nomentana, sia di quelle della Via Salaria. Dopo svariati tentativi per via delle linee telefoniche intasate, la Cotral contattata da alcuni noi pendolari, ha risposto comunicandoci una notizia amara: nessun autobus almeno per qualche ora”.

A questo punto Cupelloni con altri pendolari raggiunge a piedi la Stazione Ferroviaria di Monterotondo, “incontrando nel tragitto il vento forte – prosegue –  la neve ininterrotta e la pericolosità nel camminare in mezzo alla carreggiata(i marciapiedi erano sommersi di neve),rischiando qualche volta di scivolare per la presenza del ghiaccio. Nel frattempo vedevamo passare i mezzi della Protezione Civile e le Ambulanze che facevano su e giù verso lo Scalo di Monterotondo”.

Una volta arrivati alla Stazione, “i tabelloni indicavano ritardi e soppressioni di treni sia per Orte, sia per Cesano e Fiumicino Aeroporto. Fortunatamente dopo un paio di minuti, come per miracolo, un treno che non era in programma di fermata, tanto da non essere segnalato sulla tabella di marcia, si è fermato al binario 2 per far salire le decine di pendolari in attesa di raggiungere la Capitale. Ho scoperto solo dopo che era un treno proveniente da Firenze e che faceva destinazione a Roma Termini, dove tra l’altro io lavoro. Devo dire che almeno l’esperienza treno è stata tutto sommato positiva. Molte persone che dovevano arrivare a Fiumicino, non sapevano come fare visto che neanche i Leonardo Express circolavano”.

In tutto questo trambusto, “è inevitabile interrogarci sul ruolo che hanno i Comitati Pendolari e se ne parlava mentre già lunedi alle 5.30 percorrevo a piedi la Stazione di Monterotondo e poi discutendone nuovamente con i viaggiatori del treno che dovevano, ma non sapevano visto le difficoltà, come arrivare a Fiumicino in meno tempo”. Cupelloni è stato il fondatore del Comitato Pendolari della Orte Fiumicino, nato a Monterotondo nel luglio 2014, facendone acquisire un prestigio istituzionale, poiché al centro delle attività di routine, l’informazione e la tutela dei pendolari è stata sempre tenuta alta. Inoltre avevo portato i Dirigenti delle ditte di trasporto a Monterotondo e ad attenderli c’erano sempre i pendolari dell’hinterland che hanno apprezzato anche le risposte ricevute, nonché i miglioramenti. Tanto per dire: l’incremento degli 8 treni (4 da Monterotondo per Cesano e 4 da Cesano per Monterotondo), è stata comunicata dal Resp.le Trenitalia Lazio nel corso di un convegno organizzato dal sottoscritto”.

Insomma “l’informazione – prosegue – e un discreto incontro periodico dei pendolari con le società di trasporto, l’ho sempre ritenuto fondamentale. Un comitato pendolari deve dare quella giusta comunicazione per far avere meno disagi possibili ai pendolari, ai suoi soci. Abbiamo inviato una lettera raccomandata contestando questi punti e le richieste d’iscrizione che non arrivano a compimento, quindi mancati soci. Ricordo che il Comitato nasce per essere d’inclusione e non di esclusione”.

Dal Comitato Pendolari della Orte Fiumicino replicano che “Il Comitato non è un presidio di protezione civile e pertanto non rientra nei suoi compiti statutari dare allarmi in merito a situazioni di criticità. Può eventualmente rilanciare informazioni provenienti dai canali istituzionali, come già avvenuto. Compito del Comitato è bensì quello di farsi portavoce delle lamentele e delle esigenze dei pendolari discutendone con gli attori istituzionali”.

“In merito alla situazione che si è verificata la settimana scorsa – aggiungono – abbiamo già indirizzato in data 01/03/2018 una lettera alla Regione Lazio, Trenitalia ed RFI per chiedere chiarimenti nonché assumere tutte le misure necessarie affinché in futuro queste situazioni non si ripresentino. In merito alle iscrizioni al Comitato, si chiarisce che chiunque voglia può iscriversi al Comitato inviando una richiesta all’indirizzo e-mail comitatopendolari.copefo@gmail.com come è sempre avvenuto e come continua ad avvenire. Anzi si coglie l’occasione per invitare chi ha voglia di impegnarsi e contribuire a questa sfida, che, occorre precisare, è a titolo di volontariato puro, ad iscriversi al Comitato.

La pagina Facebook del Comitato è molto seguita (da oltre 500 persone) ed aggiornata di frequente con informazioni e notizie riguardanti la nostra linea FL1 e il nostro circondario di riferimento.
In merito alle iniziative organizzate in passato dal Comitato, si chiarisce che anche gli attuali portavoce del Comitato hanno contribuito all’organizzazione delle stesse. Inoltre si chiarisce che i canali con i soggetti gestori (Trenitalia, Cotral e Regione) sono sempre aperti”.

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Una corsa ad ostacoli per raggiungere la stazione ferroviaria nei giorni in cui il freddo di 'Burian' e l'emergenza neve ha reso particolarmente difficoltosi gli spostamenti, soprattutto tra la provincia e la Capitale. A raccontare l'odiasse vissuta dai pendolari in una lettera inviata alla nostra redazione è Damiano Cupelloni:...