Il giudice Giuseppe Ayala ha incontrato gli studenti della terza media dell’istituto comprensivo Giovagnoli di Monterotondo e alcuni maturandi dell’istituto superiore Cardano. Con loro ha affrontato il tema della legalità, raccontando il suo percorso formativo e la sua esperienza lavorativa, accompagnata dai tanti ricordi di Falcone e Borsellino.

Presenti anche alcuni rappresentanti dei carabinieri e della polizia, con la municipale e il sindaco Mauro Alessandri. “Un incontro –  spiega la dirigente scolastica, Teresa Barletta – che chiude una serie di eventi che si sono svolti nel corso dell’anno sul tema della legalità, all’interno del progetto di cui è referente la docente Fiorella Santacaterina”. “Voi sarete la nuova classe dirigente del futuro – dice Ayala ai giovani – dovete capire l’importanza della legalità pilastro fondamentale di una società democratica”. “Falcone mi disse una volta: “Chi rimane in vita non deve lasciarsi sopraffare dalla sindrome dei reduci, pensando solo al passato, ma deve andare avanti e continuare a combattere”. Questo è quello che io ho fatto. Di certo la schiena non l’abbiamo mai piegata. Falcone me l’ha cambiata due volte la vita, quando l’ho conosciuto e quando se ne è andato”.

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Il giudice Giuseppe Ayala ha incontrato gli studenti della terza media dell’istituto comprensivo Giovagnoli di Monterotondo e alcuni maturandi dell’istituto superiore Cardano. Con loro ha affrontato il tema della legalità, raccontando il suo percorso formativo e la sua esperienza lavorativa, accompagnata dai tanti ricordi di Falcone e Borsellino. Presenti anche...