Sit-in di protesta all’ospedale Santissimo Gonfalone di monterotondo per contrastare il trasferimento di tre infermieri deciso dalla direzione generale della Asl Rmg. Una manifestazione organizzata dai sindacati Cigil e Cisl per chiedere al direttore Nazareno Brizioli “una gestione del personale trasparente e conforme alle norme contrattuali”. Il personale infermieristico è attualmente carente di circa 20 unità, denunciano i sindacati, in un ospedale che serve un bacino d’utenza di circa 200 mila abitanti per 70 posti letto. E proprio a causa della carenza di organico il personale è già attualmente costretto ad effettuare doppi turni. Al sit-in era presente anche il sindaco di Monterotondo Mauro Alessandri, che nei giorni scorsi ha diffidato formalmente la Asl ad avallare i provvedimenti relativi ai trasferimenti in programma. Un atto estremo con il quale, il primo cittadino, in qualità di autorità sanitaria locale, prende fermamente posizione contro quello che definisce “l’ennesimo atto restrittivo a danno del nosocomio eretino”. “Ormai è chiaro – afferma lo stesso sindaco Alessandri  – che a difendere l’operatività dell’ospedale di Monterotondo resta solo il personale medico e paramedico, il sindacato e l’Amministrazione comunale. Dai vertici della Asl non arrivano altro che provvedimenti penalizzanti, scorretti sul piano formale e pericolosamente vicini a paralizzare l’attività dell’ospedale. L’ultimo in ordine di tempo ne è un esempio lampante. Trasferire altre tre unità infermieristiche quando da mesi, ormai, l’esiguo personale in servizio è costretto a turni massacranti per garantire livelli minimi d’assistenza nelle degenze e nelle emergenze è assurdo, spiegabile soltanto dalla volontà di chiudere l’ospedale e potenziare gli ambulatori, come denunciano da tempo le rappresentanze sindacali del presidio ospedaliero”. “Non possiamo tollerare decisioni arbitrarie e dispotiche come questa né rassegnarci passivamente alla fine, tragicamente vergognosa, del nostro ospedale –  aggiunge l’assessore alla Sanità Walter Antonini – sono misure che mettono a rischio il diritto alla salute dei cittadini oltre che la  professionalità, la dignità e l’abnegazione degli operatori sanitari, gli unici che tra indicibili difficoltà ed emergenze continuano ad assicurare il loro servizio. La diffida del sindaco, da quasi due anni costretto ad esercitare fino allo stremo il suo ruolo di autorità sanitaria locale, è comunque un atto forte e indubbiamente indicativo della nostra volontà di non arrenderci”. Il consigliere regionale del Pd, Carlo Lucherini ha presentato alla Pisana un’interrogazione in merito. “Questo ulteriore depauperamento del personale infermieristico – dice – mette in seria difficoltà il funzionamento della struttura sanitaria, fondamentale per tutto il territorio, e di fatto agisce perché si arrivi a giustificare la chiusura dell’ospedale. Alle rassicurazioni del centro destra, Polverini in testa, non corrispondono i fatti. Invece di aiutare il funzionamento del SS Gonfalone si fa il contrario. Si tolgono infermieri e si creano ad hoc reparti esterni dei quali sfugge la reale utilità. Anche ladirezione della Asl non si sottrae a questo doppio gioco del predicare in un modo e razzolare in un altro. Auspico che, avendo a cuore a reale funzione di una struttura pubblica, e considerando l’importanza che l’ospedale di Monterotondo riveste nello svolgere assistenza sanitaria ai cittadini, Regione e Asl tornino sui loro passi lasciando gli infermieri lì dove sono”. Immediata la replica del consigliere regionale de La Destra, Roberto Buonasorte, componente della commissione consiliare Sanità. “Come al solito il sindaco di Monterotondo, la spara grossa per avere un po’ di visibilità – afferma – Anche sulla storia dei tre infermieri che starebbero per essere trasferiti dall’ospedaledi Monterotondo, non c’è nulla di più falso: si tratta di una sola persona che, per agevolare il lavoro nell’ambito del settore della terapia del dolore, sarà itinerante in più ospedali, compreso quello di Monterotondo. E comunque oggi stesso il direttore generale Brizioli ha firmato il bando pubblico per occupare il posto che rimarrebbe vacante. La sinistra scende in piazza annunciando la chiusura dell’Ospedale di Monterotondo, e come avevamo detto la struttura è rimasta aperta. Stessa cosa per la discarica di Riano e infatti come avevamo detto il sito è stato scartato; ora manifestano per il trasferimento di un infermiere dello stesso nosocomio, e nemmeno vale la pena commentare la faccenda. Invocano sciagure, e per fortuna non si verificano. Tutta la sanità in Italia è in grave difficoltà per le scelte sciagurate di questo governo di tecnici. Sulla caciara che si sta montando per il trasferimento di un solo infermiere, per cui  peraltro è stato indetto anche un bando, Lucherini si rivolga a Monti che il suo partito in Parlamento sostiene incondizionatamente”.

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Sit-in di protesta all’ospedale Santissimo Gonfalone di monterotondo per contrastare il trasferimento di tre infermieri deciso dalla direzione generale della Asl Rmg. Una manifestazione organizzata dai sindacati Cigil e Cisl per chiedere al direttore Nazareno Brizioli “una gestione del personale trasparente e conforme alle norme contrattuali”. Il personale infermieristico...