Un sequestro lampo per debiti di gioco al videopoker quello che si è svolto nelle campagne di Palombara Sabina, dove un poliziotto di 44 anni ha rapito il figlio quindicenne di un amico imprenditore. Il giovane è stato caricato su un furgone mentre stava andando a scuola in un liceo di Guidonia, dove peraltro frequentava la stessa classe del figlio del poliziotto, che è stato subito riconosciuto dalla vittima. Il quindicenne infatti pensava inizialmente si trattasse di uno scherzo. Poi però le porte del furgone si sono chiuse ed è cominciato l’incubo. Dopo essere stato legato ai polsi e sotto la minaccia di un coltello puntato alla gola e della pistola di ordinanza, con la quale ha raccontato ai militari di essere anche stato colpito, è stato costretto a chiamare suo padre chiedendogli di dare all’uomo 75 mila euro. Un’agonia durata circa sette ore nel corso delle quali lo stesso poliziotto ha parlato con la famigli fingendo un accento dell’est. I genitori del ragazzo hanno subito chiamato i carabinieri della locale stazione diretti dal capitano della compagnia di Monterotondo Domenico Martinelli che sono intervenuti insieme ai carabinieri del nucleo investigativo di Roma e del gruppo di Ostia. Dal sindaco di Roma Gianni Alemanno, dalla Presidente della Regione Lazio Renata Polverini e dal Generale di Brigata Ilio Ciceri i complimenti per la brillante condotta dal nucleo investigativo di via In Selci guidato dal colonnello Lorenzo Sabatino, del reparto operativo agli ordini del colonnello Salvatore Cagnazzo e del comando provinciale diretto dal colonnello Maurizio Mezzavilla, che ha permesso di arrestare il sequestratore nelle campagne di Palombara, poco distante dal casolare in ristrutturazione nel quale era stato portato il ragazzo. Le manette ai polsi del poliziotto sono scattate nel momento dello scambio e alla consegna del denaro. Per lui convalida dell’arresto e contestuale emissione di un provvedimento cautelare in carcere. E’ quanto chiesto al gip dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e dal sostituto Francesco Caporale nei suoi confronti.
Il Comandante della Legione Carabinieri “Lazio”, Generale di Brigata Ilio Ciceri si è recato in visita presso la sede del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di via In Selci. Il Generale, presenti il Comandante Provinciale di Roma, Colonnello Maurizio Mezzavilla e il Comandante del Reparto Operativo, Colonnello Salvatore Cagnazzo, ha voluto personalmente congratularsi con i militari del Tenente Colonnello Lorenzo Sabatino i quali, con la loro elevata professionalità e dedizione, sono stati in grado, in poche ore, di liberare il quindicenne. ”Congratulazioni per aver risolto in maniera brillante il tentativo di rapimento lampo”. Ha detto il sindaco Alemanni. “La collaborazione fra il nucleo investigativo di via In Selci e i reparti territoriali ”ha portato buoni frutti. Al colonnello Mezzavilla e ai suoi uomini va tutta la nostra riconoscenza per aver riconsegnato all’affetto dei genitori il ragazzo sequestrato”. E complimenti sono arrivati anche dal presidente della Regione Lazio, Renata Polverini e della Provincia, Nicola Zingaretti che ha aggiunto: ”L’Arma ha svolto un ottimo lavoro”.

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Un sequestro lampo per debiti di gioco al videopoker quello che si è svolto nelle campagne di Palombara Sabina, dove un poliziotto di 44 anni ha rapito il figlio quindicenne di un amico imprenditore. Il giovane è stato caricato su un furgone mentre stava andando a scuola in un...