Un sit-in di protesta davanti alla Pisana nel giorno in cui si riunisce il Consiglio regionale straordinario sul tema dei rifiuti e della nuova discarica di Roma. Questa mattina i cittadini della Valle Galeria si sono fatti sentire all’ingresso della Regione Lazio, con una manifestazione di protesta e lo slogan ‘Ho un sogno, mai piu’ discariche nella Valle Galeria’. E anche Pippo Baudo, così come riferito dal vicesindaco di Riano, ha firmato l’appello contro la discarica a Pian dell’Olmo. La sua adesione va ad aggiungere a quelle di Dario Fo, Margherita Hack, Mogol, Antonello Venditti, Lidia Ravera, Paolo Squitieri. Il prefetto Goffredo Sottile, intanto, ha convocato per domani un vertice sulla scelta della discarica provvisoria. “La spinosa questione dei rifiuti dovrebbe spingere tutti noi, specialmente oggi, ad assumerci un impegno in qualità di consiglieri regionali: non speculare politicamente su un tema di fondamentale importanza che riguarda il futuro del nostro territorio. I cittadini del Lazio ci chiedono una soluzione: noi, in pieno accordo con le loro esigenze, abbiamo il dovere di trovarla e difenderla con fermezza. In questo senso, credo sia importante lavorare per evitare il grave errore di pensare solamente al presente senza programmare il domani: non possiamo permettere che ciò accada, poiché a pagarne il prezzo saremmo tutti, nessuno escluso. Stiamo andando incontro all’estate, il periodo dell’anno nel quale, per diversi motivi, è più facile accorgersi dell’emergenza rifiuti: è urgente fare il punto della situazione sullo stato di avanzamento della raccolta differenziata nei vari comuni, individuando allo stesso tempo nuovi ambiti territoriali nei quali trattare i rifiuti. Se dunque saremo capaci di evitare ogni genere di strumentalizzazione, pensando realmente al bene dei cittadini, avremo fatto il nostro dovere di rappresentanti delle Istituzioni”. È quanto dichiara in una nota il Maresciallo Pino Palmieri, consigliere regionale della Lista Polverini, in merito alla questione rifiuti “Basta con la storia di Biancaneve e i sette siti. Mentre il dibattito si trascina sulla scelta della ubicazione del nuovo impianto di raccolta dei rifiuti di Roma, è bene ricordare che le discariche non sono il futuro. Le scelte anacronistiche non corrispondono al bene dei cittadini. Condivido le tesi del collega Luigi Abate, che, da tecnico ancor prima che da consigliere regionale, sostiene a ragion veduta e apportando esempi di paesi all’avanguardia, che la tecnologia offre soluzioni non inquinanti, alternative alle discariche, in grado di creare ricchezza, energia ed occupazione. Sul tema dei rifiuti, credo che abbiamo la concreta possibilità di dimostrare come la tecnica possa sposare la politica per generare il futuro. Dobbiamo avere il coraggio di andare in controtendenza con le scelte sbagliate del passato e guardare orgogliosamente avanti. In questo percorso, la presidente Renata Polverini, che sta dimostrando grande senso di responsabilità, può contare sulla consapevolezza ed il consenso della società civile e della gente comune”. E’ quanto afferma Mario Brozzi, capogruppo della ‘Lista Polverini’ al Consiglio regionale del Lazio. “Abbiamo sottoscritto le mozioni per abbandonare l’ipotesi di una discarica a Pian dell’Olmo e nella Valle Galeria ma riteniamo che questi atti, seppure importanti, non possano bastare. Crediamo infatti che il primo passo per lasciarsi alle spalle l’emergenza sia che la Presidente Polverini ritiri il documento in cui si individuano i sette siti idonei ad ospitare la discarica per il post Malagrotta; quell’analisi preliminare non garantisce adeguata base scientifica al rispetto della Direttiva europea 2008/98, al PTPR e alla tutela della salute dei cittadini”. E’ quanto dichiarano, in una nota congiunta, i consiglieri regionali della Federazione della Sinistra, Ivano Peduzzi e Fabio Nobile. “Occorre riprogrammare l’intera politica dei rifiuti –proseguono i consiglieri- escludendo la scelta di nuove discariche temporanee o definitive, di nuovi impianti di Tmb e di nuovi inceneritori. Una strada praticabile se contestualmente al finanziamento degli interventi per il riutilizzo e il riciclo dei rifiuti si decide di promuovere un sistema adeguato di impianti per il trattamento dei materiali differenziati e delle frazioni indifferenziate residue. Una proposta realizzabile se nella fase transitoria di passaggio dall’attuale sistema di raccolta indifferenziata al sistema di raccolta porta a porta si sceglie di spedire all’estero, per il tempo strettamente necessario il rifiuto secco proveniente dai TMB riconvertiti”.  “Siamo arrivati a questo punto perché la Regione si è piegata alla politica dissennata, senza senso e senza progetto di Alemanno che per quattro anni non ha scelto, il risultato è che Roma oggi è nel baratro. Più di un anno fa in commissione era chiaro che il piano rifiuti senza un  progetto vero sulla differenziata era un involucro vuoto, per questo allora chiesi l’audizione di Ama che ci disse che non sarebbe riuscita ad arrivare ad una percentuale di differenziata tale da non avere più megadiscariche”. È quanto dichiara la consigliera regionale del Pd e membro della Commissione Ambiente, Daniela Valentini. “Su 1 milione 800 mila tonnellate di rifiuti prodotti ogni anno a Roma 900 mila possono essere trattate con gli impianti a regime ed il restante con la differenziata. Così basterebbe il 45% di differenziata per arrivare a fare un area di servizio senza tal quale, peraltro vietato dalla legge. Oggi invece i cittadini di Roma e della provincia sono costretti a pagare un prezzo altissimo per tutto quello che non è stato fatto da Alemanno mentre Ama non ha fatto nessun progetto per arrivare ad un risultato che dia prospettive. Non si può pensare  di risolvere il problema con il commissario di turno. La nostra mozione dice chiaramente no a nuovi siti nella Valle Galeria, come a Pizzo del Prete, Pian dell’Olmo, Riano e in qualsivoglia sito fuori dalla Capitale. Avevamo già chiesto in un emendamento al Piano rifiuti, l’Ato di Roma, che avrebbe consentito un autentico ciclo virtuoso e completo dei rifiuti nella città. Oggi l’unica cosa che Roma deve fare è scegliere la sua area di servizio, incrementare la raccolta differenziata e fare una politica vera sul ciclo dei rifiuti valorizzando il ruolo di Ama. La giunta Marrazzo ha finanziato il Comune e la Provincia di Roma con 64 milioni da investire sulla differenziata e 28 sono pronti dalla giunta Polverini. La giunta Zingaretti ha saputo metter a frutto queste risorse raggiungendo traguardi record nella differenziata, chiedo invece alla presidente di verificare come sono state spese queste risorse sulla differenziata a Roma. Alemanno, invece, scelga un sito e si prenda le sue responsabilità altrimenti non ci sarà piano rifiuti o commissario che tenga”.

 

 

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