“Non c’è alcun avanzo di 45 milioni nei conti della sanità laziale ma bensì conti in rosso per 75. La conferma arriva anche da un articolo dell’Espresso pubblicato oggi. Le perdite 2011 sono vicine al miliardo: esattamente 948 milioni. Potrebbero diminuire fino a 841, ma potrebbe è condizionale. A dirlo è il tavolo tecnico ministeriale sul piano di rientro nel suo verbale della riunione che si è svolta il 14 dicembre. Dunque nonostante la Regione conoscesse bene i conti, sette giorni dopo in occasione del bilancio l’assessore Cetica, tutta la Giunta, la presidente Polverini, il Pdl e tutta la maggioranza hanno deciso di regalarsi un vitalizio e, nello stesso tempo, aumentare tasse, bollo auto e benzina ai cittadini. Solo questo basterebbe per definire questa Giunta e il suo presidente inattendibili e dediti al gioco delle tre carte con la complicità di tutti gli alleati. Sacrifici per i cittadini, fantomatici attivi cancellati dai ministeri, regali sicuri per gli amici. Cosi è la Giunta Polverini. Ma il verbale fa anche emergere il sospetto che sia in atto un uso politico della sanità per interessi di parte. Gli accordi con i centri d’eccellenza ancora non ci sono, oppure sono pasticciati. In compenso si firmano intese con i privati amici respinte dal tavolo tecnico perché irregolari. Non esiste ancora l’accordo 2011 per il Gemelli, e già siamo al 2012; la vicenda del Santa Lucia è ben lontana dall’essere risolta e le soluzioni avanzate dalla Regione sono pasticciate; il protocollo con l’Umberto I è stato bocciato. In compenso la Regione ha stilato una accordo con l’ospedale Israelitico, senza comunicarlo al Tavolo tecnico come e che presenta ‘gravi criticità’. Stesso giudizio per gli accordi stipulati con l’Aurelia hospital, l’European Hospital e casa di cura Città di Roma. Non va bene neppure la procedura adottata per accreditare la struttura di Montecompatri del gruppo Tosinvest. Cosa hanno di particolare questi accordi , quali concessioni sono state fatte al di fuori di quanto possibile? Gravi criticità possono forse essere sinonimo di grandi favori? Il Tavolo tecnico chiede chiarimenti, gli stessi che chiediamo noi da mesi. Non ci sono stati ed ecco i risultati. Niente sblocco dei 50 milioni previsti, niente deroghe per le assunzioni richieste. La bocciatura è completa, i costi sono a carico dei cittadini e dei lavoratori. Ripeto l’invito che facciamo da mesi: sul tema della sanità occorre un confronto in Consiglio alla luce del sole. Credo proprio che non si possa più rimandare”.“La decisione di chiudere le sedi dei due consultori per trasferirle, lascia alquanto perplessi” – aggiungono i consiglieri PD rispettivamente di Regione e Comune di Roma, Enzo Foschi e Massimiliano Valeriani – “Le sedi alternative individuate non sono assolutamente adeguate per strutture che svolgono una funzione sociale e di prevenzione sanitaria, in particolare per le donne, per lo più, in un territorio con una fortissima presenza di immigrazione. Non vorremmo che dietro questa scelta si nascondesse un tentativo, nemmeno poi tanto nascosto che la destra che governa la nostra regione ha già provato a fare con la famigerata legge Tarzia, cioè quello di chiudere di fatto queste strutture, snaturandone senso ed obiettivi. Su questa delicata questione, presenteremo interrogazioni sia al comune di Roma che alla Regione Lazio. Chiediamo, nel frattempo, al direttore generale e al direttore sanitario, di incontrare il presidente del VI municipio e insieme concordare un percorso che eviti scelte assolutamente sbagliate”. “Primum sarebbe meglio leggere, deinde filosofare. Visto che la loro regina è nuda davanti alla verità, i miracolati della Lista Polverini con Brozzi in testa, tentano una difesa strenua ma del tutto inutile. I vari Illuzzi, Melpignano, Miele e lo stesso Brozzi si facciano dare copia conforme del verbale del tavolo tecnico ministeriale. È del tutto evidente che non lo conoscono. Se poi preferiscono i numeri campati in aria o  la sanità dei camper strombazzanti per il Lazio per propagandare ciò che è presente solo sui cartelloni pubblicitari, facciano pure. Per i debiti in sanità, poi, rivolgersi agli alleati”.  


agoratvREGIONE
“Non c’è alcun avanzo di 45 milioni nei conti della sanità laziale ma bensì conti in rosso per 75. La conferma arriva anche da un articolo dell’Espresso pubblicato oggi. Le perdite 2011 sono vicine al miliardo: esattamente 948 milioni. Potrebbero diminuire fino a 841, ma potrebbe è condizionale. A...