di Daniele Goretti

In questo annus horribilis che ci ha segnato tutti per via della pandemia del Covid 19, ma anche per i tanti personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura in generale che abbiamo perso, da ieri si è aggiunto un altro nome: quello di Giancarlo Santelli, attore, maestro e artigiano di burattini e di maschere per il teatro, le cui creazioni sono state talmente uniche nel loro genere da portarlo a collaborare con i più grandi personaggi come Eduardo De Filippo, Roberto De Simone, Bernardo Bertolucci, Giorgio Strehler, Dario Fo, Macario, Gigi Proietti e ad esporre ovunque.

Giancarlo Santelli,  pseudonimo di Giovanni Prisciantelli,  nacque nel 1944 a Santeramo in Colle in provincia di Bari, lo scorso 26 novembre era stato colto da un malore nella sua abitazione al centro storico di Mentana ed era stato ricoverato nell’ospedale SS Gonfalone di Monterotondo, dove la scorsa notte è deceduto.

Messaggi di cordoglio sono subito arrivati attraverso i social da Riccardo Varone,  Sindaco di Monterotondo, dove  Santelli negli ultimi dieci anni aveva lavorato, allestendo gli spettacoli per i ragazzi delle scuole con il suo teatro dei burattini nella biblioteca comunale e da Marco Benedetti, Sindaco di Mentana, dove il Maestro viveva e aveva il suo laboratorio creativo con il museo delle maschere.

Scambiando anche solo due chiacchiere superficiali davanti ad un caffè con Giancarlo Santelli si aveva subito l’impressione di trovarsi davanti ad un uomo di spettacolo, che aveva vissuto tante esperienze, entrando in contatto e lavorando con i grandi del teatro e del cinema. Si formò come  attore a Milano, dove frequentò l’Accademia dei filodrammatici diplomandosi nel 1968, percorso che lo portò poi a fare esperienza in importanti produzioni teatrali, cinematografiche e televisive, ed in particolar modo in trasposizioni televisive di opere teatrali come alcune  famose commedie di Eduardo. Oltre al lavoro di attore, svolse anche quello di fabbro, dove acquisì una certa manualità nel plasmare oggetti. Sviluppò in quegli anni una passione per le maschere e i burattini tale per cui apprese l’arte di mascheraio e burattinaio da Otello Sarzi e Giordano Ferrari. Santelli è stato uno dei maestri indiscussi della maschera, specializzato in particolare nella realizzazione di maschere in cuoio (tecnica completamente diversa dalla più conosciuta realizzazione in cartapesta), ha portato avanti nel tempo questa antica arte, confermandosi come forse l’ultimo maestro che realizzava maschere per il teatro in cuoio. Un unicum che ha portato poi il Maestro Santelli a collaborare con importanti produzioni teatrali e cinematografiche, grazie alla realizzazione di maschere della tradizione del teatro classico greco e romano, passando per quelle tipiche della commedia dell’arte. 

Non era facile farlo aprire e raccontare della sua incredibile vita come “artigiano dello spettacolo”,  a causa del suo carattere da finto burbero, poco avvezzo alle interviste ed ai riflettori mediatici, più per la profonda umiltà che lo ha sempre contraddistinto che, appunto, per le apparenti spigolosità del suo carattere. Una vita semplice la sua vissuta tra il suo appartamento, dove viveva da solo, e il suo laboratorio – museo, si spostava sul territorio con bici o vespa nei periodi più caldi e con i mezzi pubblici durante l’inverno. Quando veniva chiamato in causa da qualche produzione teatrale o cinematografica o per delle esposizioni, negli ultimi tempi preferiva mandare solo i suoi lavori, senza muoversi fisicamente né in Italia e né all’estero. Preferiva sempre far parlare le sue opere, così come far raccontare di se e del suo lavoro anziché parlarne in prima persona nelle pubbliche occasioni che la vita poteva riservargli. Tuttavia, quando avevi la fortuna di capitare nel suo laboratorio – museo e di scambiare quattro chiacchiere con lui ti si apriva un mondo, davanti a te un uomo che con naturalezza nel discorso ti citava Brecht o Albertazzi, faceva riferimenti a Goldoni e Pirandello, al “Piccolo” di Milano e poi, in mezzo alle parole, spesso apriva il suo scrigno dei ricordi, mostrandoti un copione originale, una locandina o una maschera usata per quel determinato spettacolo o quel film. Questo era Giancarlo Santelli ed il suo magico mondo fatto di tante storie quante ve ne sono nei testi teatrali e nella letteratura, che il maestro non ha mai smesso di leggere, un mondo legato alle vicende con protagoniste le sue evocative maschere ed alle avventure in cui si muovevano i suoi burattini. Visto che il rimpianto più grande dell’ultimo Santelli era il non essere mai riuscito a tramandare ai giovani la sua arte artigiana, oggi sta a noi, da moderni aedo,  il compito di raccontare la sua grandezza artistica e di non far perdere la memoria almeno della sua opera e del suo talento.

Ciao Maestro!    

https://www.agoratv.it/wp-content/uploads/2020/12/santelli-1.jpghttps://www.agoratv.it/wp-content/uploads/2020/12/santelli-1.jpgDaniele GorettiCRONACACULTURAMENTANAROMA#Accademiadeifilodrammatici,#bernardobertolucci,#BertoltBrecht,#burattini,#carlogoldoni,#commediadellarte,#cultura,#dariofo,#Eduardodefilippo,#giancarlosantelli,#Gigiproietti,#giorgioalbertazzi,#Giorgiostrehler,#luigipirandello,#Macario,#maschere,#mestieredellattore,#piccolodimilano,#teatro,#teatrodeiburattini,Robertodesimone
di Daniele Goretti In questo annus horribilis che ci ha segnato tutti per via della pandemia del Covid 19, ma anche per i tanti personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura in generale che abbiamo perso, da ieri si è aggiunto un altro nome: quello di Giancarlo Santelli, attore,...