I poliziotti della Squadra Mobile lo hanno chiamato per nome e gli hanno chiesto: “Ti ricordi di via Genova? Ti stanno arrestando loro”. Si chiude così un “conto in sospeso” che la Questura di Roma aveva con il superlatitante, Fausto Pellegrinetti, finito in manette nel suo lussuoso appartamento di Alicante.

Al termine di un’attività investigativa di oltre due anni, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, condotta dalla Squadra Mobile di Roma, dal Servizio Centrale Operativo, in collaborazione con la Polizia nazionale spagnola (UDYCO Central, UDICO Malaga, Gruppo delinquenza violenta Alicante) la Direzione Centrale Polizia Criminale –SCIP- e la Direzione Centrale Servizi Antodroga nel primo pomeriggio di domenica 21 gennaio, è stato catturato in Spagna il superlatitante Fausto Pellegrinetti, classe 1942, per gli investigatori appartenente alla nuova banda della Magliana, ricercato da oltre 15 anni, destinatario di ordine di esecuzione poiché condannato in via definitiva a 13 anni di reclusione per i reati di associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico e riciclaggio.
Ricercato da più di 15 anni, è stato arrestato nel pomeriggio di domenica mentre trascorreva la sua latitanza all’interno di un attico super lusso al centro di Alicante; a bloccarlo una squadra di investigatori composti da Agenti della VII Sezione Narcotici Squadra Mobile di Roma, dello SCO e della Polizia iberica, quest’ultima attivata dall’Ufficio dell’esperto per la sicurezza della DCPP-SCIP di Roma, appartenente alla DCSA del Ministero dell’Interno.
Al momento della cattura non ha opposto resistenza, e non era armato, quando i poliziotti italiani e spagnoli hanno fatto irruzione nell’edificio. Uno dei più potenti uomini della banda dei Marsigliesi al momento della cattura non ha proferito parola, ha capito che oramai era arrivata la fine della sua latitanza durata troppo a lungo.
Il pool di investigatori ha iniziato le indagini partendo dalla città di Roma per giungere in Spagna, in particolare ad Alicante, con appostamenti e pedinamenti grazie ai quali è riuscita ad individuare la rete di protezione del latitante che ha portato direttamente a Pellegrinetti.
Personaggio di elevato spessore criminale nell’ambito della criminalità organizzata romana, l’uomo annovera pregiudizi per associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, reati contro il patrimonio, riciclaggio, ricettazione. E’ evaso il 22.10.1993 dalla clinica romana “Belvedere Mondello”, dove si trovava ricoverato in regime degli arresti domiciliari, per poi far perdere le proprie tracce.
Destinatario di provvedimento di esecuzione di pene concorrenti, e contestuale ordine di esecuzione, emesso in nel 2009 dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Roma, dovendo espiare la pena di 13 anni di reclusione; provvedimento in carico alla Squadra Mobile 7^ Sezione antidroga ed esteso in ambito europeo.

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I poliziotti della Squadra Mobile lo hanno chiamato per nome e gli hanno chiesto: 'Ti ricordi di via Genova? Ti stanno arrestando loro'. Si chiude così un 'conto in sospeso' che la Questura di Roma aveva con il superlatitante, Fausto Pellegrinetti, finito in manette nel suo lussuoso appartamento di...