Un sit-in di protesta sulla via Tiberina tra i Comuni di Capena e Fiano Romano, per dire no alla sospensione del trasporto pubblico locale. Il mancato pagamento dei fondi da parte della Regione alla Damibus, la ditta che gestisce il servizio, ha reso inevitabile la decisione della società di bloccare le corse a causa di un ammanco di oltre 450 mila euro. In strada, sono scesi i pendolari insieme ai sindaci dell’area. La manifestazione, però, ha subito sortito gli effetti sperati. Dopo un incontro che la delegazione di imprese del Trasporto pubblico locale del Lazio, ha avuto con l’assessore regionale ai Trasporti, Luca Malcotti che ha ribadito l’impegno ad attivare il protocollo siglato con Poste Italiane. Questo rende disponibili a breve i fondi necessari a far ripartire il servizio.“Confidiamo nel giro di 10 giorni – spiega Malcotti – di riuscire a rendere operativo il protocollo e ad erogare, tramite la cessione del credito i 70 milioni di euro attesi dalle aziende del Tpl”. L’amministratore delegato, Claudio D’Amico, l’ultimatum l’aveva infatti dato per una data precisa: quella del 1 novembre e ad oggi i fondi non sono disponibile. Alla protesta erano presenti i sindaci di Fiano Romano Ottorino Ferilli, di Capena Antonella Bernardoni, di Castelnuovo di Porto Fabio Stefoni, di Riano Marinella Ricceri, di Ponzano Enzo De Santis e di Civitella Lorenzo Palmucci, ma anche Luigi Nieri, capogruppo di Sel in consiglio regionale e il consigliere provinciale Ruggero Ruggeri. In strada sono scesi studenti, pendolari e anziani che utilizzano il servizio per recarsi a Passo Corese o all’ospedale di Monterotondo, ma anche tanti lavoratori che lo utilizzano per raggiungere la stazione ferroviaria dello Scalo. “Dopo aver percorso la linea diplomatica e i consigli comunali straordinari per sensibilizzare la Regione Lazio a ciò che è un dovere e diritto dei cittadini – dicono i sindaci – siamo dovuti scendere in piazza per farci ascoltare”.

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Un sit-in di protesta sulla via Tiberina tra i Comuni di Capena e Fiano Romano, per dire no alla sospensione del trasporto pubblico locale. Il mancato pagamento dei fondi da parte della Regione alla Damibus, la ditta che gestisce il servizio, ha reso inevitabile la decisione della società di...