In aumento del 29%  la raccolta dei rifiuti di materiali elettrici nel Lazio, dove hanno raggiunto nel 2010 i 16.540.598 chilogrammi, ma la raccolta pro-capite si ferma a 2,91 chilo per abitante, oltre un chilo meno della media nazionale. Le vecchie tv, le radio, gli elettrodomestici e i vecchi monitor del Lazio, provengono soprattutto dalla provincia di Roma e dalla Capitale che raccolgono 12 milioni di tonnellate. Il raggruppamento R3 (che raccoglie tv e monitor), con il passaggio al digitale terrestre, registra una raccolta molto superiore alla media, pari a 45% del totale dei rifiuti raccolti. I dati nazionali del Rapporto Annuale RAEE 2010, a differenza di Roma e Lazio, indicano come in Italia siano stati raccolti complessivamente 245.350.782 chili di materiali elettrici nel corso dell’anno con un aumento di oltre il 27% su base annua rispetto al 2009, e una media pro-capite pari al 4,07 kg per abitante ossia oltre l’obiettivo di 4 kg/ab. fissato dalla normativa europea. I centri di raccolta passano dai 104 ai 128.  Critiche sull’assenza delle istituzioni al convegno. “In un momento storico come questo molto delicato sul tema dei rifiuti a Roma e nel Lazio, ci chiediamo come mai nessuno dei rappresentanti delle istituzioni, capitoline e laziali, abbia preso parte al convegno sullo smaltimento dei rifiuti elettrici ed elettronici. Un convegno internazionale, con relatori provenienti da tutto il mondo, per dibattere sulla nuova direttiva Ue sui rifiuti elettrici ed elettronici,  ma la nostra città si presenta col suo magro gruzzolo di 2,91 kg di rifiuti elettronici raccolti per abitante, contro una media nazionale di oltre i 4 kg””: lo dichiarano, in una nota congiunta, i Capigruppo ApI in Consiglio regionale e comunale, Mario Mei e Salvatore Vigna. E in più, sottolineano Mei e Vigna, secondo i dati dell’Authority per il controllo e la qualità dei servizi di Roma Capitale, la gestione dei rifiuti è estremamente carente, sulla differenziata siamo molto indietro e due cittadini su tre sono insoddisfatti del servizio”. “Sui rifiuti elettrici ed elettronici la situazione è, se possibile, ancora peggiore: al di là dei dati emersi dal convegno, infatti- concludono gli esponenti api- è sufficiente chiedere a qualunque cittadino quante difficoltà riscontra nel disfarsi di apparecchiature tv, batterie, radio, pc e altro, per avere un quadro chiaro della desolante situazione”.

 

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In aumento del 29%  la raccolta dei rifiuti di materiali elettrici nel Lazio, dove hanno raggiunto nel 2010 i 16.540.598 chilogrammi, ma la raccolta pro-capite si ferma a 2,91 chilo per abitante, oltre un chilo meno della media nazionale. Le vecchie tv, le radio, gli elettrodomestici e i vecchi...