di Morena Izzo


«Non temo di morire, ma ho paura di perdere la mia battaglia per la libertà della Libia». Queste le parole pronunciate da Mohammad Nabous il giorno prima di morire sotto i colpi di un cecchino, mentre era in collegamento telefonico. Mohammad, meglio noto come “Mo”, 30 anni e una moglie che aspetta un bambino, il loro bambino, era un blogger libico, espressione del citizen journalism in nord-Africa. Aveva fondato Lybia Alhurra la prima web tv di Bengasi. L’unica sua colpa è stata quella di aver denunciato il regime di Gheddafi.. E oggi dalle 15 alle 18 su Altratv.tv e sulle micro web tv italiane, tra cui la nostra www.agoratv.it, la rete lo ricorderà con una diretta web “a rete unificata”. In studio ci sarà anche la giornalista Carmen Lasorella e in collegamento blogger da tutto il mondo.<Ci sposteremo anche in Italia – spiega Giampaolo Colletti, fondatore si Altratv, enciclopedia online della micro web tv italiane ed esperto di comunicazione – per mostrare come la rete dal basso sia per gli stranieri un punto di riferimento assoluto. Rifletteremo insieme a tanti amici della rete, giornalisti, professori, blogger e videomaker. Ci collegheremo con le “antenne” del web che ora dopo ora dal Maghreb mantengono accesa l’informazione in rete. In studio a Bologna ci saranno molti ospiti, tra cui Carmen Lasorella, giornalista corrispondente di cronaca estera nelle aree più in guerra del mondo e oggi a capo di San Marino RTV. Anche con Lasorella commenteremo alcuni numeri: secondo Al Jazeera ad oggi i post twittati in Libia sono stati quasi 95mila, in Egitto 43.300>.

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di Morena Izzo «Non temo di morire, ma ho paura di perdere la mia battaglia per la libertà della Libia». Queste le parole pronunciate da Mohammad Nabous il giorno prima di morire sotto i colpi di un cecchino, mentre era in collegamento telefonico. Mohammad, meglio noto come “Mo”, 30 anni...