“Questo provvedimento andava approvato con urgenza. Avevamo un impegno assunto con il Dipartimento del Ministero degli Affari regionali, di votare entro la fine di luglio, per evitare il giudizio della Corte costituzionale su alcuni punti. Questa è l’urgenza, non della Giunta, ma di tutto il Consiglio regionale. Di fronte a oltre 445 emendamenti presentati complessivamente, abbiamo scelto di seguire questa strada, per rispettare gli impegni presi”. Lo dichiara il vicepresidente e assessore all’urbanistica  della Regione Lazio,  Luciano Ciocchetti. “Dopo l’impugnativa del governo – spiega Ciocchetti – procediamo alle modifiche con l’obiettivo di superare alcune delle questioni di legittimità costituzionale che, tengo nuovamente a specificare, non prevede la conclusione di nessuna intesa con i ministri, in quanto il rapporto viene instaurato con il competente Dipartimento del Ministero degli Affari regionali, soggetto deputato a coordinare le amministrazioni coinvolte. Correggiamo l’intervento del piano casa nelle aree naturali protette, la modifica dei piani integrati, la correzione di errori di perimetrazione delle zone vincolate e la questione del silenzio assenso della legge nazionale sul condono edilizio al fine di rispondere alle osservazioni del governo”. “Con l’attività emendativa libera, intervenuta in sede di dibattito consigliare – prosegue Ciocchetti -, abbiamo invece recepito anche alcuni emendamenti dell’opposizione che hanno contribuito a migliorare il testo e che non incidono sulle modifiche relative  l’impugnativa. Quanto alla questione degli interventi finalizzati alla realizzazione dei luoghi di culto, ribadisco che tali interventi rappresentano all’interno degli strumenti urbanistici opere di urbanizzazione secondaria come sono le scuole, gli impianti sportivi ecc. Con le procedure di variante urbanistica che garantiscono la trasparenza e la pubblicità degli atti,  potranno essere realizzati attraverso “progetto unitari” interventi privati finalizzati a reperire le risorse, in questo momento di crisi economica, per la contestuale costruzione di edifici di culto. Recependo un emendamento in aula abbiamo introdotto per tali interventi  il limite massimo di 3.000 metri quadrati sulla superficie lorda”. “Per quanto riguarda il riutilizzo del patrimoni edilizio dismesso – aggiunge il vicepresidente della Regione –  attraverso i cambi di destinazione d’uso da non residenziale a  non residenziale abbiamo escluso in maniera espressa teatri e cinema, per tutelare la conservazione delle attività culturali. Grazie ad un emendamento dell’assessore Buontempo interveniamo poi a risolvere il problema delle graduatorie dell’Ater di Roma per non fare perdere i diritti acquisiti da 1600 famiglie che hanno dieci punti. Salvaguardiamo in tal modo la vecchia e la nuova graduatoria”. “Inoltre – continua Ciocchetti – altra importante modifica è quella che rende operativo il “mutuo sociale” consentendo a famiglie con reddito basso di poter accedere a mutui agevolati, assegnando anche un contributo sul mutuo, con rate mensili non superiori al 20% del reddito mensile del familiare. Si è  unificata finalmente – conclude –  la procedura che consente di intervenire per migliorare le strutture edilizie esistenti a favore dell’agricoltura  nelle aree agricole fuori e dentro i parchi o aree naturali protette”.

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“Questo provvedimento andava approvato con urgenza. Avevamo un impegno assunto con il Dipartimento del Ministero degli Affari regionali, di votare entro la fine di luglio, per evitare il giudizio della Corte costituzionale su alcuni punti. Questa è l'urgenza, non della Giunta, ma di tutto il Consiglio regionale. Di fronte...