Attraverso una serie di reperti eccezionali provenienti da tutto il mondo, 6 exhibit tecnologici interattivi e 2 “hands-on” appositamente progettati, mappe riassuntive e di dettaglio, modelli e simulazioni spettacolari, testi chiari e aggiornati con diversi livelli di approfondimento per essere fruibili da ogni tipo di utenza, e la professionalità e la competenza degli operatori didattici, la mostra Homo sapiens al Palazzo delle Esposizioni fino all’8 febbraio, si propone come un’esperienza coinvolgente e formativa per qualsiasi gruppo classe. Il tema stesso, la storia dell’umanità negli ultimi due milioni di anni letta da un punto di vista antropologico, genetico e culturale, per la sua intrinseca multidisciplinarietà si presta a diventare spunto di riflessione in diversi ambiti disciplinari, dalla storia alle scienze, dalla geografia all’arte, alla musica, all’educazione civica. La grande storia della diversità umana è una mostra internazionale, interamente concepita in Italia, dedicata all’ambizioso progetto di ricerca interdisciplinare fondato, fra gli altri, dal genetista italiano, ora professore emerito alla Stanford University, Luigi Luca Cavalli Sforza, che per decenni ha sondato i recessi più nascosti della storia profonda della diversità umana, unendo molecole, fossili, culture e lingue in una cornice globale coerente di prove. Oggi per la prima volta un gruppo internazionale di scienziati ha cominciato a collegare i percorsi di un’antica storia che ha condotto la nostra specie a uscire meno di 200 mila anni fa da una piccola valle africana per colonizzare regione dopo regione l’intero pianeta e a diffondersi formando una grande varietà di popolazioni e di culture diverse.Questa Mostra, curata da Luigi Luca Cavalli Sforza stesso e da Telmo Pievani, filosofo della scienza ed esperto di evoluzione, racconta da dove veniamo e come siamo riusciti, di espansione in espansione, a popolare l’intero pianeta, costruendo il caleidoscopico mosaico della diversità umana attuale. Le ricerche alla base della Mostra fanno di essa una sfida inedita e innovatrice nel campo della comunicazione della scienza: per la prima volta, infatti, ricercatori di tutto il mondo, appartenenti a discipline molto diverse – come la genetica, la linguistica, l’antropologia, la paleoantropologia, la climatologia – hanno istituito un progetto di cooperazione sistematica per ricostruire le origini e i percorsi del popolamento umano, per scrivere l’atlante del grande viaggio umano sulla Terra. Un approccio multidisciplinare e internazionale che si riflette sia nei contenuti della Mostra sia nella composizione del Comitato Scientifico e che offre per la prima volta al pubblico una visione d’insieme aggiornata delle ricerche sul campo e dei risultati raggiunti.

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Attraverso una serie di reperti eccezionali provenienti da tutto il mondo, 6 exhibit tecnologici interattivi e 2 “hands-on” appositamente progettati, mappe riassuntive e di dettaglio, modelli e simulazioni spettacolari, testi chiari e aggiornati con diversi livelli di approfondimento per essere fruibili da ogni tipo di utenza, e la professionalità...