Sgominata la banda del “Pincetto” a Monterotondo, che riforniva di droga il centro storico. Il blitz dei carabinieri della locale compagnia, diretti dal capitano, Salvatore Ferraro, è scattato all’alba di martedì 5 febbraio, quando sono finite in manette dieci persone. A questi vanno ad aggiungersi altri 14 arresti effettuati nei mesi scorsi per lo stesso reato. Per tutti l’accusa è quella di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti.

Si tratta di giovani già noti alle forze dell’ordine, con un’età compresa tra i 20 e i 25 anni. Della banda facevano parte anche tre ragazzi di origine albanese. Sequestrati complessivamente dai militari del nucleo operativo della compagnia di Monterotondo, 800 grammi di hashish, 37 grammi di cocaina, 131 gr di marijuana e 975 grammi di “ecstasy”, oltre alla somma di 2.994,00 euro in contanti.

Le dosi venivano cedute sotto le finestre delle abitazioni del borgo e in particolare nello slargo del Pincetto. Era qui che i pusher davano appuntamento ai loro “clienti”. Lo stupefacente veniva nascosto nelle cassette dei contatori dell’acqua e del gas, posizionati lungo i vicoli del centro storico. L’area veniva presidiata a turno dagli altri spacciatori della banda, per avvisare tempestivamente dei controlli effettuati dai carabinieri. I residenti avevano più volte segnalato con numerosi esposti la situazione di degrado in cui versa il centro storico.

E sempre qui lo scorso marzo in via Nazario Sauro, uno dei pusher arrestato nell’operazione “Pincetto”, avrebbe dato fuoco alla porta d’ingresso di un locale abilitato alla vendita di “Cannabis light”. E’ a questa conclusione che sono giunti gli inquirenti, a seguito a numerosi riscontri emersi nel corso delle indagini, che presero il via nel 2017. “A conferma delle sue responsabilità – hanno spiegato gli inquirenti – il giovane, rintracciato dopo 2 giorni dall’accaduto, presentava delle ustioni al labbro superiore compatibili con la fiammata che aveva provocato. Le successive indagini hanno consentito di individuare il movente dell’incendiario nella volontà di danneggiare il negozio di cannabis legale che, aperto meno di una settimana prima del fatto delittuoso, intralciava la sua attività di spaccio che si svolgeva proprio in quella zona”.

Ma erano anche altre le aree destinate alla cessione della droga, come quella di via delle Fornaci, nei pressi dell’ospedale Santissimo Gonfalone e il parcheggio pubblico che si trova all’ingresso della città, comodo per i clienti che li raggiungevano da Mentana e da altri Comuni limitrofi.

I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza che dispone misure cautelari nei confronti di dieci persone, di queste sei in carcere e quattro ai domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale di Tivoli, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per il reato di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti.
Nello stesso contesto operativo, su disposizione della Procura della Repubblica di Tivoli, sono state eseguite numerose perquisizioni nei comuni di Monterotondo e Mentana.
Le investigazioni, inoltre, hanno accertato la responsabilità di quattro indagati nello spaccio di “ecstasy, presso alcuni locali del quartiere di Montesacro a Roma.

Ancora una volta, l’impegno delle forze dell’ordine, specificamente dell’Arma dei Carabinieri, coordinate della Procura della Repubblica, ha consentito di intervenire su un pericoloso sistema criminale, con l’arresto di numerose persone per le quali il Giudice per le Indagini Preliminari ha ritenuto sussistenti gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati contestati, con sequestri di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente destinata alla vendita.

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Sgominata la banda del 'Pincetto' a Monterotondo, che riforniva di droga il centro storico. Il blitz dei carabinieri della locale compagnia, diretti dal capitano, Salvatore Ferraro, è scattato all'alba di martedì 5 febbraio, quando sono finite in manette dieci persone. A questi vanno ad aggiungersi altri 14 arresti effettuati...