Carlo Lucherini, consigliere regionale

“Dieci medici su 20 lavorano con contratto precario, nella stessa situazione 6 infermieri su 27 in organico. Così funziona il pronto soccorso dell’Ospedale di Tivoli dove  ci siamo recati questa mattina per poi proseguire verso il Pertini. Alle 11.30 la struttura era al colmo della sua capienza con tutti i 32 posti occupati. Occupati anche i due unici posti per codice rosso. ‘Se arriva il terzo – ci ha spiegato il responsabile della struttura – non sapremo dove metterlo’. Il Dea di Tivoli nel corso del 2011 ha avuto oltre 2000 accessi in più rispetto al 2010. Il terrore degli operatori, che si fanno in quattro per far funzionare al meglio la struttura nonostante gli spazi ridotti e il continuo aumento degli accessi, è la chiusura definitiva dei Pronto Soccorso di Subiaco e Monterotondo. La loro sorte, in base ai decreti della Polverini, dovrebbe essere segnata, ma la chiusura,  per ora è rimasta sulla carta. In compenso il personale è demotivato e dirotta sempre più casi a Tivoli. Se chiude l’ospedale di Subiaco, quello di Tivoli resta l’unico punto di riferimento per tutti comuni della Valle dell’Aniene e dovrebbe far fronte ad almeno altri 4500 casi l’anno.  Nei giorni scorsi il PS ha registrato 53 presenze e quasi ogni giorno è oltre la capienza massima. I malati una volta stabilizzati vengono spostati in altre ospedali, ma spesso i parenti si oppongono perché la struttura prescelta è troppo distante. In compenso sono stati tagliati per mancanza di personale 11 posti letto nel reparto di medicina. Se fossero attivi non ci sarebbe emergenza né necessità di portare altrove i malati”.Lo dichiarano  il capogruppo del Pd alla Pisana, Esterino Montino e il consigliere comunale Carlo Lucherini. “Il 18 febbraio alle 13 la situazione la Pertini era sotto controllo. Le presenze erano circa 85, dentro i limiti operativi della struttura. Il caso del Pertini  racconta che l’emergenza Pronto Soccorso nella Capitale  non è una condanna e che si può superare. Dal 2007 a oggi gli arrivi in ambulanza sono raddoppiati, oggi sono circa 70, allora 35, nel solo 2011 l’aumento è stato dell’8%. I posti disponibili sono 85 ma la media giornaliera del Pertini è quasi sempre vicina a 100. L’ospedale registra oltre 75mila accessi al PS l’anno nonostante abbia solo 300 posti letto. Molti accessi in più  dei grandi ospedali romani con il triplo dei posti letto: un dato che fa riflettere e va approfondito. La permanenza nei locali del Pronto Soccorso al Pertini è ridotta a 48 ore. Qui nel 2007 è stata finanziata la realizzazione dell’Osservazione breve. I nuovi locali hanno permesso di riportare ad una accettabile normalità il funzionamento di quello che era il pronto soccorso di frontiera e il  più intasato del sistema sanitario regionale. L’emergenza oltre che prevedere si può dunque anche risolvere. Con assunzione di responsabilità  e con risposte civili. Quelle che abbiamo avuto invece fino ad oggi dalla Regione sono state semplicemente incivili. Nonostante questo torno a chiedere una riunione urgente del Consiglio regionale per affrontare il  tema della sanità. Il tappo è saltato ed è arrivato il momento affrontare la situazione senza perdere tempo e con grande serietà. Spero che il Presidente Abbruzzese abbia la sensibilità necessaria e lo convochi  nei prossimi giorni”.

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“Dieci medici su 20 lavorano con contratto precario, nella stessa situazione 6 infermieri su 27 in organico. Così funziona il pronto soccorso dell’Ospedale di Tivoli dove  ci siamo recati questa mattina per poi proseguire verso il Pertini. Alle 11.30 la struttura era al colmo della sua capienza con tutti i...