MOSTRE – LE “ASSONANZE PARALLELE” DI FIORENZO MASCAGNA DAL 16 AL 24 MARZO ALLA GALLERIA D’ARTE “COLLEZIONE SAMAN”
“Assonanze parallele” è il titolo della personale di “estetica surrazionale” dello scultore Fiorenzo Mascagna. Quella che l’artista presenta a Roma, dal 16 al 24 Marzo presso la galleria d’arte “Collezione Saman”, è la maturazione di un percorso lungo trent’anni che lo ha portato ad elaborare una propria poetica compositiva legata appunto alla linea estetica del Surrazionale. Questa giovane tendenza che fa dell’arte un punto di incontro tra tecniche e materiali diversi, nel porsi come formula di conciliazione tra gli opposti, solleva l’urgenza di un rinnovato dialogo tra le arti.<Ogni volta che un’idea si siede al mio fianco – racconta – ho come l’impressione che voglia strappare dalle mie labbra quel sorriso che non mi appartiene al momento. Nel mostrarmi la tavolozza a tinte scure della vita la spinge prima verso di me, poi ritraendola dice:” Se mai questo è il punto di partenza, cerca di fare qualcosa che somigli di più a quello che è sotto e che non si vede.” Le ore passate sulle tavole di anatomia in accademia, diventano quel tempo dove far danzare le figure che non hanno nulla di quelle regole. Il colore messo da parte per anni e ritenuto inadatto per lo scultore, detta i ritmi del mio fare. Questa tavolozza rovesciata che l’idea mi racconta ma non mi fa vedere, è tutto quello che non avrei mai pensato di fare. Da spettatore di me stesso guardo lo svolgersi dei miei lavori. Quelli che vedo nascere sotto i miei occhi mi viene naturale chiamarli autoritratti del mio mestiere, forse perché appartengono a quella parte di me che vive indipendentemente dai miei umori, forse perché mi sento un operaio delle mie idee>. L’opera di Mascagna che dalla tradizione eredita la sapienza tecnica dell’uso sensibile dei materiali, se ne discosta stilisticamente nella figurazione. Le opere in mostra, realizzate tra il 2008 ed il 2012, sono in gran parte sculture che occupano lo spazio pittorico. Attraverso la loro compiutezza formale e coloristica l’artista manifesta la volontà di non relegare la scultura nei meandri del passato ma di farla vivere in sintonia con l’urbanistica e l’architettura. Legni, pietre e metalli, non più divisi o utilizzati accidentalmente, sono parte della medesima opera e scandiscono i ritmi del lavoro che si cadenzano ogni volta in soluzioni estetiche diverse. Quello di Mascagna è un esordio che si è fatto attendere, vista la diversità delle tecniche che partecipano alla sua idea di scultura. L’augurio è che il visitatore sappia cogliere le profonde sfumature di questo raffinato rapporto che l’artista ha con la materia.
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