di MORENA IZZO

Fonte: Il Messaggero

<Quando mi faranno uscire dall’ospedale? Io mi devo allenare. Quante vasche devo fare domani? Continuo con lo stile rana, vero Francesco?>.  Sono queste le parole che Eleonora – la quattordicenne romana in coma all’ospedale Umberto I di Siracusa, per una dose eccessiva di bicarbonato a seguito della quale avrebbe assunto un antidolorifico – continua a ripetere al suo allenatore prima di cadere nel coma in cui versa tuttora da domenica scorsa. Era a Fontane Bianche insieme ad altre dieci ragazze e quattro ragazzi, che come lei praticano nuoto agonistico al Riano Sport Center, accompagnati da due allenatori per un collegiale di ripresa. Non una gara dunque, ma un periodo di allenamenti, per prepararsi ad affrontare l’anno agonistico. <Il doping non c’entra nulla – continuano a ripetere dal circolo sportivo – è stata una bravata, degenerata in una tragedia>. Dopo le due ore di allenamento pomeridiane, infatti, le ragazze, una volta tornate in camera, avrebbero assunto del bicarbonato. Una gara a chi ne ingeriva di più per una sfida goliardica a chi faceva più rutti. Pare che siano andate proprio così le cose, stando a quello che le stesse atlete avrebbero raccontato in seguito al malore di Eleonora. Una cosa a cui non avevano neanche dato peso, inizialmente. Perché “di centro – dicono – non potevamo immaginare che del bicarbonato potesse farci male. Era un gioco. Un maledetto gioco”. Ma la quattordicenne potrebbe aver assunto una dose eccessiva rispetto alle altre, che pure avevano accusato un lieve mal di stomaco. Quello che potrebbe aver peggiorato le sue condizioni, ma le cause sono ancora tutte da accertare, è l’aver ingerito una bustina di Oki, proprio per alleviare il mal di pancia. In serata, mente erano sul pulmino per andare in gelateria, Eleonora si è sentita male e sono tornati indietro, poi l’arrivo della guardia medica e il pronto soccorso di Avola. Qui con lei c’è Francesco, uno degli accompagnatori. <Le sono stato accanto tutta la notte – dice con le lacrime agli occhi il trentatreenne – è calato un velo di tristezza accompagnato dalla speranza. Manca una parte di noi. Ed è incredibile la forza che la mamma riesce a trasmetterci. E’ lei che mi sta dando coraggio e mi sta invogliando a continuare questa professione>. “Siete la sua luce, tornerete ad allenarla”, dice loro la donna. La ragazza è iscritta al primo anno di liceo classico. <Quella per il nuoto è una vera passione per Eleonora – dicono gli allenatori e Alfredo, il direttore tecnico – si è sempre allenata con grande spirito di sacrificio, lo stesso che non l’avrebbe mai indotta al doping. Era la quarantesima in Italia e aveva vinto la sua prima medaglia lo scorso giugno>. Gli allenamenti sono cominciati da piccola per Eleonora, prima all’Aurelia, poi al Salaria Sport Village e l’anno scorso al Riano Sport Center, dove i genitori degli altri atleti non fanno altro che ribadire la serietà del centro, che la quattordicenne raggiungeva tutti i giorni dal lunedì al sabato, ben 90 chilometri da Ladispoli, dove lei abita. E non si danno pace le amiche, così come la madre. <Sono stata io a mettere una busta di bicarbonato nella valigia di mia figlia – ha raccontato la donna – da sciogliere nella vasca per rilassarsi. Nessun tentativo di migliorare le prestazioni, ma solo uno stupido gioco tra le ragazze>. E’ probabile che la giovane, peraltro più piccola del gruppo con un’età tra i 15 e i 17 anni, abbia voluto prendere parte a questa goliardata per attirare l’attenzione delle più grandi con alcune delle quali condivideva la camera. La procura di Siracusa intanto ha aperto un’inchiesta contro ignoti.

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di MORENA IZZO Fonte: Il Messaggero <Quando mi faranno uscire dall’ospedale? Io mi devo allenare. Quante vasche devo fare domani? Continuo con lo stile rana, vero Francesco?>.  Sono queste le parole che Eleonora - la quattordicenne romana in coma all’ospedale Umberto I di Siracusa, per una dose eccessiva di bicarbonato a...