(VIDEO)ROMA – L’ULTIMO SALUTO A CHIARA, LA MAMMA CHE PER FAR NASCERE IL SUO BIMBO, RINVIA LE CURE E PERDE LA VITA
di Morena Izzo
E’ una storia di amore e coraggio. Una storia che strazia il cuore e fa riflettere sul senso della vita e della morte. E’ la storia di #ChiaraedEnrico che ha commosso il paese intero. La storia di una madre che dopo due gravidanze non portate a termine per problemi di salute dei bimbi che aspettava: Maria prima e Davide dopo, dà alla luce Francesco. Ma proprio durante la gravidanza a Chiara viene diagnosticato un carcinoma e insieme ad Enrico decide di difendere la vita che aspettavano, mettendo a rischio la sua. Chiara non ha potuto così sottoporsi alla chemio e radioterapia e oggi non c’è più. Le stanno dando l’ultimo saluto in tanti nella parrocchia di Santa Francesca Romana all’Ardeatina. Tra loro c’è anche un suo caro amico. E’ l’assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani del Comune di Roma. Lui ha fatto conoscere la storia di Chiara ed Enrico Petrillo.
“Chiara Corbella – scrive De Palo – è una ragazza nata in cielo pochi giorni fa. Aveva 28 anni ed era sposata con Enrico Petrillo. Una coppia normalissima della generazione Wojtyla, cresciuta in parrocchia e a pane e Gmg. Dopo essersi conosciuti a Medugorje hanno fatto un cammino da fidanzati con l’aiuto di alcuni frati di Assisi, e si sono sposati nel settembre 2008.
Chiara è rimasta subito incinta di Maria. Ma purtroppo alla bimba, sin dalle prime ecografie, è stata diagnosticata un’anencefalia. Senza alcun tentennamento l’hanno accolta e accompagnata nella nascita terrena e, dopo circa 30 minuti, alla nascita in Cielo. Ho assistito personalmente al funerale che è stata una delle esperienze più belle della mia vita. Una vittoria di Cristo sulla morte, ribadita da questa piccola bara bianca e da due genitori che hanno scritto e cantato, ringraziando e lodando il Signore per tutta la Messa.
Qualche mese dopo, ecco un’altra gravidanza. Anche in questo caso l’ecografia non è andata bene. Il bimbo, questa volta era un maschietto, era senza gambe. Senza paura e con il sorriso sulle labbra hanno scelto di portare avanti la gravidanza. Ho parlato io stesso con Enrico che mi raccontava la sua gioia di avere un bimbo anche se privo delle gambe. Purtroppo, però, verso il settimo mese, l’ecografia ha evidenziato delle malformazioni viscerali con assenza degli arti inferiori e incompatibilità con la vita. Anche in questo caso i due giovani con il sorriso (io l’ho visto e seguito quel sorriso che nasce dalla fede) hanno voluto accompagnare il piccolo Davide fino al giorno della sua nascita in cielo avvenuta (anche in questo caso) poco dopo la nascita terrena. C’ero anche al funerale di Davide. Anche lì tanta bellezza, tanta fede e una sorta di invidia per quella gioia portata nonostante la croce. Una gioia non finta e di circostanza, ma esempio per molte famiglie coetanee.
Finalmente una nuova gravidanza: Francesco… Tutti noi amici abbiamo gioito non poco per questa notizia e per la speranza di Chiara ed Enrico verso la vita. Molti avrebbero – comprensibilmente – desistito dal riprovarci. E mentre le ecografie confermavano la salute del bimbo, al quinto mese di nuovo la croce.
A Chiara è stata diagnosticata una brutta lesione della lingua e fatto, un primo intervento i medici le hanno detto che si trattava di un carcinoma. Nonostante questo, Chiara ed Enrico hanno voluto difendere questa vita. Non hanno avuto dubbi e hanno deciso di portare avanti la gravidanza mettendo a rischio la vita della mamma. Chiara, infatti, solo dopo il parto si è potuta sottoporre ad un intervento più radicale e ai successivi cicli di chemio e radioterapia. Il sottoscritto e molte altre famiglie, sono testimoni oculari di tutte queste prove portate avanti con il sorriso e con un sereno e incomprensibile affidamento alla Provvidenza. Ho parlato più e più volte con Chiara ed Enrico di come in tutte queste prove mai si son lasciati sconvolgere, ma solo hanno accettato la volontà di Colui che non fa nulla per caso. E di come, sempre, hanno ripetuto la loro preghiera quotidiana di consacrazione a Maria terminante con Totus Tuus… Potrei raccontare molte altre cose… i mesi difficili di chemio e radioterapia, il rosario familiare del giovedì sera messo in piedi da varie famiglie a loro vicine, la consacrazione del loro figlio a Maria nella Porziuncola…
Ora Chiara è nata in cielo. E in molti siamo testimoni di questa vita Santa”.
Così raccontava Chiara Corbella in una sua testimonianza: “Il Signore ha sempre qualcosa di diverso per noi. Non tutto va come noi pensiamo. Avevo visto con la dottoressa, attraverso l’ecografia, che la scatola cranica della nostra bambina non si era formata. Anche se lei si muoveva perfettamente, per lei non c’erano possibilità. Io non me la sentivo proprio di andare contro di lei, mi sentivo di sostenerla come potevo, e non di sostituirmi alla sua vita. Ora non sapevo come dirlo a mio marito. Ho passato una notte terribile, e ho detto: “Signore, mi vuoi donare questa cosa, ma perché non me lo hai fatto scoprire insieme a mio marito? Perché mi chiedi di dirglielo? A quel punto ho visto un quadro della Madonna, e ho pensato che anche a Lei il Signore aveva donato un figlio e gli aveva chiesto di annunciarlo a suo marito. Anche a Lei il Signore aveva donato un figlio che non era per lei, che sarebbe morto e Lei avrebbe dovuto vedere morire sotto la Croce. Questa cosa mi ha fatto riflette sul fatto che forse non potevo pretendere di capire tutto e subito, e forse il Signore aveva un progetto che io non riuscivo a comprendere. Ma già avviene il primo miracolo: il momento in cui lo dico a Enrico è stato un momento indimenticabile. Mi ha abbracciato e mi ha detto: «E’ nostra figlia e la terremo così com’è». Nonostante tutto è stata una gravidanza stupenda, in cui abbiamo potuto apprezzare ogni singolo giorno, ogni piccolo calcio di Maria è stato un dono. Il figlio dona la vita alla madre… Il parto è stato naturale, veloce e indolore. Il momento in cui l’ho vista è un momento che non dimenticherò mai. Ho capito che eravamo legati per la vita. L’abbiamo battezzata, ed è stato il dono più grande che il Signore potesse farci”.
La videointervista a Chiara
https://www.agoratv.it/videoroma-lultimo-saluto-a-chiara-la-mamma-che-per-dare-alla-vita-il-suo-bimbo-ha-perso-la-vita-rinviando-le-cure/CRONACA
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