CINEMA – A PALOMBARA SABINA LEO GULLOTTA INCONTRERA’ IL PUBBLICO DOPO LA PROIEZIONE “CESARE DEVE MORIRE”

Leo Gullotta sarà il protagonista del prossimo incontro con gli autori condotto da Franco  Montini al Cinema Nuovo Teatro di Palombara Sabina. Il film che verrà proiettato domenica 15 aprile alle 19,15 è “Cesare deve morire” dei Fratelli Taviani. Si tratta del XXII film in concorso per il Festival delle cerase. “In attesa dunque dei poliziotti di DIAZ e delle bombe di ROMANZO DI UNA STRAGE, tra poco in proiezione al festival, intanto andiamo a Rebibbia – spiega il patron della kermesse cinematografica più piccola del mondo, Silvio Luttazi – dove i fratelli Taviani Paolo e Vittorio hanno ambientato la tragedia Shakespiriana nel carcere di massima sicurezza. La pellicola, girata in uno stile docu-fiction, narra la messa in scena del Giulio Cesare di William Shakespeare da parte dei detenuti di Rebibbia. Ha vinto l’Orso d’oro come miglior film al festival del cinema di Berlino 2012, riconoscimento che mancava all’Italia dal 1991 quando il premio venne vinto da La casa del sorriso di Marco Ferreri”. Un lavoro straordinario, spiazzante e coinvolgente, che rielabora uno schema a vantaggio di un’operazione artistica di altissimo livello CESARE DEVE MORIRE è un dramma carcerario ambientato in prigione, tra le mura del Rebibbia di Roma. Detenuti e un regista (Fabio Cavalli) e la rilettura di Giulio Cesare di Shakespeare. Seguirà IN ARTE LILIA SILVI, un documentario di Mimmo Verdesca, già presentato al VI Festival Internazionale del Film di Roma. Lilia Silvi divenne famosa in Italia, negli anni ‘40, come protagonista di numerosi film di successo molti dei quali in coppia con Amedeo Nazzari, un’immagine di purezza e simpatia che conquistò subito critica e pubblico rendendola in breve tempo una delle attrici più acclamate e popolari del periodo cinematografico dei “telefoni bianchi”.  Per la prima volta, il regista Mimmo Verdesca ricostruisce nei dettagli la sua vita e la sua carriera, in un ritratto umano e sincero, in cui Lilia Silvi, oggi 90enne ci regala preziosi ricordi e inediti racconti, arricchiti dalle immagini dei suoi film più significativi. Il ritratto di questa ultima grande diva è completato dal commento di uno dei massimi studiosi del cinema italiano, Orio Caldiron, che ci aiuta a capire il quadro storico e culturale di quell’epoca così straordinaria. Questo documentario di 65’ è prodotto da Leo Gullotta e Fabio Grossi per la loro “Fuxia Contesti d’immagine”. Al termine della proiezione incontro con il regista Mimmo Verdesca i produttori LEO GULLOTTA e Fabio Grossi, sono attesi Lilia Silvi e Gianni Di Gregorio l’ultimo regista che l’ha diretta. e anche questa volta, come di consueto, alla fine dell’incontro i cuochi del festival “i Sgabarruni” cucinano per tutti gli spettatori. Un Festival quello di Palombara Sabina che gli stessi organizzatori definiscono il giro d’Italia che si sviluppa in più tappe così il festival delle Cerase in più tappe attraversando tutta la penisola con gli autori provenienti da tutte le regioni e le storie ambientate in più regioni italiane. Perciò possiamo definire il festival IL GIRO D’ITALIA DELLE CERASE infatti prevede più tappe e ad ognuna di essa una storia diversamente ambientata, per quasi tutte le regioni d’Italia. “Siamo partiti da Treviso nel Veneto con “le” COSE DELL’ALTRO MONDO – spiega ancora Luttazi –  e scesi sino in Sicilia con TERRAFERMA. Abbiamo risalito la Puglia con storie di immigrati (IL VILLAGGIO DI CARTONE), e la Campania con pugili e mozzarelle (TATANKA e MOZZARELLA STORIES) con un salto a Napoli con LA KRYPTONITE. Nel Lazio Roma la fa da padrona con professori, poliziotti, carcerati, santi in Paradiso e viaggi: SCIALLA, A.C.A.B., CESARE DEVE MORIRE, POSTI IN PIEDI IN PARADISO e IMMATURI-IL VIAGGIO. A cavallo di CAVALLI attraverso l’appennino toscano. Eppoi nell’Emilia-Romagna ci siamo fermati al BAR SPORT per vedere IL CUORE GRANDE DELLE RAGAZZE. Risalendo la Liguria abbiamo trovato SULLA STRADA DI CASA Genova: DIAZ*. In Piemonte una Torino di periferia (piena di) RUGGINE e (L’) INDUSTRIALE. E per IL GIORNO IN PIU’ le bombe (ROMANZO DI UNA STRAGE*) e i luoghi comuni (BENVENUTI AL NORD) ci hanno portato a Milano”.