Si prostituivano per comprarsi la droga e lo facevano dopo la scuola, in un appartamento in viale Parioli, messo a disposizione di due minorenni di 14 e 15 anni da chi le avevano adescate in rete. Nei loro confronti: cinque persone con un’età compresa tra i 29 e i 43 anni, il Gip Maddalena Cipriani, su richiesta dei PM della procura della Repubblica di Roma, Maria Monteleone e Cristiana Macchiusi, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Tra loro anche la madre di una delle due minorenni, che secondo gli inquirenti era a conoscenza dell’attività della figlia da cui riceveva parte dei proventi ricavati e uno dei clienti indagato anche di produzione di materiale pedopornografico e tentata estorsione ai danni di una delle due ragazzine, richiedendo il pagamento di una somma di denaro: 1500 euro, per non divulgare dei video, che lui aveva fatto, ritraenti i loro incontri sessuali. L’accusa è di sfruttamento della prostituzione. Le indagini sono state avviate dai militari di via in Selci a seguito della denuncia presentata dalla madre di una delle due minori, esasperata dall’inconsueta aggressività comportamentale della figlia e dalla sua ingiustificata disponibilità economica che ne aveva portato, peraltro, l’allontanamento volontario da casa. Le immediate indagini eseguite sulla vicenda dai Carabinieri di via in Selci, facevano emergere che la minore era stata adescata tramite social network, in tempi diversi, da tre uomini che l’avevano avviata alla prostituzione, procacciandole clienti e trattenendo una percentuale sui compensi ricevuti per gli incontri mercenari. La ragazzina aveva poi convinto una sua compagna di scuola a seguire la stessa strada. Negli ultimi tempi la prostituzione delle due minori era “gestita” in particolare da uno dei cinque arrestati, che aveva adibito a casa chiusa un appartamento sito in viale Parioli, e che provvedeva a tutte le incombenze connesse con la gestione dei clienti, reperiti mediante inserzioni su siti di incontri on line, in cui le due ragazze venivano spacciate per maggiorenni. In pochi giorni di monitoraggio i carabinieri del nucleo investigativo di Roma,hanno documentato che le due giovani esercitavano la prostituzione quasi tutti i pomeriggi, dopo scuola. Il denaro guadagnato veniva utilizzato anche per l’acquisto di stupefacenti per uso personale. Tra i gravi reati contestati a vario titolo agli indagati, vi è l’induzione e lo sfruttamento della prostituzione minorile, la produzione di materiale pedopornografico connessa alla realizzazione di immagini delle minori in atteggiamenti sessualmente provocanti al fine di procacciare clienti, lo sfruttamento della prostituzione di donne maggiorenni attuato parallelamente da due delle cinque persone. Nel corso dell’operazione i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno effettuato numerose perquisizioni domiciliari anche nei confronti dei soggetti identificati come clienti delle due minori, indagati del reato di cui agli art. 600 bis e 602 ter del Codice Penale, per avere avuto rapporti sessuali con persone minori dietro corrispettivo in denaro. L’appartamento di viale Parioli è stato sequestrato. Le due ragazze dopo essere state sentite con modalità protette presso la Procura della Repubblica di Roma saranno affidate ai familiari.

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Si prostituivano per comprarsi la droga e lo facevano dopo la scuola, in un appartamento in viale Parioli, messo a disposizione di due minorenni di 14 e 15 anni da chi le avevano adescate in rete. Nei loro confronti: cinque persone con un'età compresa tra i 29 e i...