Apre dal 27 ottobre 2012 al 10 marzo 2013 al Palazzo delle Esposizioni la mostra “Sulla Via della Seta. Antichi sentieri tra Oriente e Occidente”, organizzata dall’ American Museum of Natural History, New York  con l’Azienda Speciale Palaexpo e  Codice. Idee per la Cultura. Dopo la mostra “Darwin 1809 – 2009”, l’Azienda Speciale Palaexpo e  Codice. Idee per la Cultura rinnovano la collaborazione con l’AMNH di New York con una grande esposizione internazionale che presenta, in una scenografia spettacolare e immersiva, più di 150 manufatti originali tra opere d’arte, tessuti, parati, oggetti in vetro e bronzo provenienti da prestigiosi musei di tutto il mondo, oltre a modelli, mappe, ricostruzioni, percorsi interattivi e video installazioni. Una storia completa e avvincente di quell’intreccio di itinerari da Oriente a Occidente e viceversa, riassunti poi sotto il suggestivo termine di “Via della Seta”, percorso, tra il VII e il XIV secolo, da mercanti, pellegrini, esploratori per scambiare merci preziosissime, diffondere culture e religioni, conoscere mondi lontani. La “Via della Seta” è ripercorsa attraverso la ricostruzione di quattro città simbolo: Chang’an, l’odierna Xi’an, la capitale cosmopolita della dinastia cinese dei Tang; Turfan, città oasi del deserto del Gobi; Samarcanda, grande centro mercantile e culturale; e infine Baghdad, capitale del mondo islamico e sede del califfato. Una sezione, realizzata in esclusiva per l’edizione italiana, a cura di Luca Molà, Ludovica Rosati e Alexandra Wetzel, approfondisce il rapporto di alcune città italiane – soprattutto Venezia e Genova – con l’estremo Oriente negli ultimi secoli del Medioevo: fonti documentarie testimoniano con assoluta certezza la presenza di un nutrito nucleo di mercanti italiani nella Persia e nella Cina dell’epoca. Una mostra ricca di stimoli per tutti, dagli adulti ai bambini, che vivranno il racconto di alcuni eccezionali capitoli della diffusione di tecnologie fondamentali come la sericoltura e la fabbricazione della seta, le tecniche di irrigazione, la fabbricazione della carta, la lavorazione dei metalli e del vetro, l’invenzione di straordinari meccanismi come la riproduzione di un orologio ad acqua della Baghdad del XIII secolo. I visitatori potranno inoltre esercitarsi con la replica di un antico astrolabio, lo strumento che gli astronomi islamici usavano per comprendere il firmamento, e con la riproduzione di una porzione della volta celeste imparando a fare il “punto nave” in mare così come facevano i naviganti di una volta, per i quali gli unici riferimenti, lontani dalla costa, erano i corpi celesti. Tra i manufatti in esposizione, reperti di assoluta importanza, alcuni dei quali mai esposti al pubblico, come la dalmatica del parato di papa Benedetto XI, confezionata con sete di provenienza asiatica e tessuti italiani di ispirazione orientaleggiante, una straordinaria testimonianza del gusto per le stoffe preziose tartariche e della loro fortuna nel Tardo Medioevo presso le sfere più alte del potere civile e religioso; la fiasca cinese ottagonale del Museo di Arte Medievale di Arezzo, tra i primi vasi decorati in bianco e blu approdati in Europa; il manto di san Secondo del XIII secolo, proveniente da Venezia, una delle prime testimonianze delle nascenti manifatture della seta in Italia e importante attestazione del legame che per tutto il Medioevo unisce i tessuti suntuari al culto delle reliquie; il manuale di mercatura di Francesco Balducci Pegolotti, il più famoso e completo manuale medievale ad uso dei mercanti compilato dall’esperto uomo d’affari fiorentino Balducci Pegolotti attorno al 1330/40: in questa pratica di mercatura Pegolotti descrive la straordinaria varietà di monete, misure, dazi e merci per ogni piazza commerciale importante in Europa, nel Mediterraneo e in Medio Oriente, includendo molte informazioni anche sul commercio con la Persia e la Cina.

 

La mostra riunisce inoltre per la prima volta un insieme di documenti originali sul più grande viaggiatore italiano di tutti i tempi, Marco Polo. La sua lunga esperienza dell’Oriente è rievocata attraverso il testamento, l’inventario dettagliato degli oggetti che gli appartenevano e versioni manoscritte o a stampa del Milione; il visitatore potrà così conoscere le testimonianze della civiltà cinese che Marco riportò con sé a Venezia e valutare il suo fondamentale contributo alla conoscenza dell’Asia in Occidente.

In concomitanza con la mostra Il Palazzo delle Esposizioni organizza tre importanti eventi per approfondire il tema della via della seta: “Incontri sulla Via della Seta” ciclo di appuntamenti con studiosi, scrittori, giornalisti, scienziati e viaggiatori, tra i maggiori esperti dell’argomento; la rassegna cinematografica “A Oriente!”, alla scoperta della Via della Seta attraverso il cinema; “Fatti un film”, seconda edizione del concorso internazionale per cortometraggi, inediti e non, che invita gli autori cinematografici a ripensare i temi portanti della mostra attraverso le immagini in movimento.

 

Il Laboratorio d’arte propone per bambini e ragazzi, a partire da domenica 28 ottobre, Trame d’oriente, visita e laboratorio. Nel cubo Per filo e per segno, un’installazione di fili intrecciati creata dall’illustratrice Vittoria Facchini, per tessere insieme sorprendenti trame di storie colorate e connettere le storie millenarie di mercanti, pellegrini e ambasciatori.(Informazioni: www.palazzoesposizioni.it,didattica.pde@palaexpo.it).

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