Filippo Sensi, portavoce del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e capo ufficio stampa del Pd

Filippo Sensi, portavoce del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e capo ufficio stampa del Pd

di Morena Izzo

Come sta cambiando la comunicazione istituzionale ai tempi dei social network? Lo abbiamo chiesto a Filippo Sensi, portavoce del presidente del Consiglio Matteo Renzi e capo ufficio stampa del Pd, a margine del panel a cui ha partecipato “#OpenPolitica: aprire le istituzioni al pubblico coi social media”. “Sempre più inclusione, coinvolgimento e trasparenza”. Sono alcuni degli obiettivi a cui deve continuare a puntare la comunicazione istituzionale. “Penso che l’informazione sia in un momento di grande trasformazione e occasioni come quella del Festival del Giornalismo, ci raccontano cosa sta succedendo in giro per il mondo, come si sta trasformando, non solo la pelle, ma la sostanza stessa dell’informazione”. Lo ha spiegato ai microfoni di AgoràTv Filippo Sensi, celebre @Nomfup su Twitter, dove ormai è da tempo una vera e propria istituzione. A colpi di tweet era riuscito a far dimettere il ministro della difesa inglese, Liam Fox dopo la pubblicazione nel 2011 di un video compromettente che aveva scovato in rete e pubblicato sul suo blog dedicato alla comunicazione politica, chiamato appunto Nomfup, acronimo che sta per “Not my fucking problem”. Uno scoop mondiale girato al Guardian, a cui poi ne hanno fatto seguito altri. E sempre tramite twitter aveva costretto Obama a correggere un refuso in un suo video. “Se lo dice Nomfup è Cassazione”, dice di lui Renzi. Al dibattito “#OpenPolitica: aprire le istituzioni al pubblico coi social media”, che si è svolto al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia, hanno preso parte anche Anna Masera, capo ufficio stampa della Camera dei Deputati, che ha raccontato la sua esperienza a Montecitorio; Massimo Mantellini, giornalista e blogger; il giornalista e autore Tv, Antonio Sofi e Sara Bentivegna dell’Università La Sapienza di Roma, autrice del libro “La politica in 140 caratteri”. Tra i modelli a cui prestare attenzione per quanto riguarda l’apertura delle istituzioni ai social network, ci sono anche alcune esperienze italiane. “Penso a quello che si sta facendo in America – conclude Filippo Sensi – ma ci sono anche esperienze europee, ho citato il governo britannico e tedesco. Non solo. In Italia alcuni casi di successo ci sono stati. Penso a quello che ha fatto al governo Barca sulla moltiplicazione delle piattaforme, penso a quello che ha fatto il governo Letta: la sua squadra ha svolto un ottimo lavoro dal punto di vista della comunicazione istituzionale e penso a quello che sta facendo adesso alla Camera, Anna Masera, aprendo la comunicazione istituzionale, facendo BarCamp. In questo modo introduci un nuovo linguaggio e un nuovo lessico per la democrazia e questo è importantissimo”.

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di Morena Izzo Come sta cambiando la comunicazione istituzionale ai tempi dei social network? Lo abbiamo chiesto a Filippo Sensi, portavoce del presidente del Consiglio Matteo Renzi e capo ufficio stampa del Pd, a margine del panel a cui ha partecipato “#OpenPolitica: aprire le istituzioni al pubblico coi social media”....